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rassegna stampa campo sonoro


Jacopo Tomatis - WORLD MUSIC MAGAZINE – settembre - ottobre 2007
...Altro classico evento torinese è stata la rassegna Campo Sonoro, curata da Sfera Culture... Se la capoverdiana Lura si è confermata un po' troppo 'morbida' on stage per essere degna erede di Cesaria Evora, hanno stregato una folta platea i Baba Zula, ormai una conferma internazionale per quanto riguarda la nuova musica turca... Immensi infine i georgiani The Shin: tecnica sopraffina, tempi dispari a profusione, incastri geniali tra gli strumenti e danze popolari frenetiche e ammalianti...

Marco Basso - LA STAMPA – 20/07/2007
L'anima malinconica del blues e del soul nelle canzoni di Lura.
...Nel suggestivo chiostro dell'ex cimitero di San Pietro in Vincoli, poco lontano da Porta Palazzo, alle 21.30 con ingresso libero, i tre ultimi tour sonori trasportano in Brasile, poi alle isole Capo Verde che proiettano la loro cultura fin sulla sponda lusitana, ed in ultimo in Georgia, a toccare i territori situati ai piedi del Caucaso...

Elio Bussolino – LA REPUBBLICA – 15/07/2007
I turchi Baba Zula danno il via al festival di world music.
Coreografico, coinvolgente, ipnotico: così promette di essere domani il primo appuntamento di Campo Sonoro, la tradizionale vetrina estiva sulle musiche del mondo organizzata dalla Circoscrizione 7 e dall'Associazione Sfera Culture...

Elio Bussolino – LA REPUBBLICA – 23/07/2006
Un caleidoscopio di note sul palco di San Pietro in Vincoli.
Al pianista argentino Juan Carlos Caceres e al suo Tango Negro Trio è stata riservata la serata di venerdì per un concerto inteso a rintracciare le remote radici africane della musica in cui s'identifica da sempre il suo paese...

Marco Basso - LA STAMPA – 28/07/2005
Il ritmo di una scala.
...Stasera alle 21.30 l'inedita accoppiata Quintetto Architorti - Toni Esposito.... Esposito, tra i primi agli inizi degli anni '70 a prediligere sonorità meticce, capaci di sintesi ardite e intelligenti, interagisce con gli archi suonando ogni genere di oggetto, dal ferro al legno, dimostrando che la buona musica non ha confini né etichette e che si può coiugare liberamente musica classica, sensazioni pop, echi d'Africa e Mediterraneo...

Daniele Bergesio - WORLD MUSIC MAGAZINE – settembre - ottobre 2004
...Campo Sonoro ha l'immenso merito di portare a Torino artisti eccezionali e poco noti: la Warsaw Village Band, ad esempio, suonava per la prima volta in Italia, ed è giunta apposta dal Canada con i mezzi più disparati per un'ora e mezzo di concerto, emozionante e denso come pochi di quelli visti quest'anno... Fa piacere e un po' colpisce scoprire che si può ancora costruire un festival sulla qualità e non sulla risonanza quantitativa...

Fabrizio Vespa - LA STAMPA – 16/07/2004
...E' invece una data esclusiva quella che vede protagonista sabato 24 luglio Sivan Perwer cantore degli esuli kurdi ed esule a sua volta in Svezia, che viene considerato il più significativo musicista della diaspora di questo popolo, da lui raccontata con il liuto attraverso l'impegno di un'intera vita, tanto che durante il regime di Saddam possedere u suo disco era reato punibile con la pena capitale...

Marco Basso - LA STAMPA – 15/07/2003
Campo Sonoro dà fiato alle musiche del mondo.
Terza edizione per Campo Sonoro, fiore all'occhiello della cittadina Circoscrizione 7, che con un solido programma, s'inserisce a pieno titolo tra le più interessanti e genuine manifestazioni a livello nazionale di ambito "world music". Suggestivamente richiamato dal titolo della rassegna di quest' anno, "Il suono del vento", il tema conduttore dei diversi concerti è rappresentato dai fiati... San Pietro in Vincoli, sede di una rassegna ancora una volta al riparo dalla banalità della world music liofilizzata ed addomesticata per orecchie distratte e sale d'aspetto. Si tratta di sublime musica popolare: la più ricca e la più verace che esista e la si respira attraverso l'apporto di nomi ormai consolidati da una certa celebrità, ma anche attraverso formazioni di sicuro avvenire, già note all'estero ed in procinto di conquistare le piazze italiane: quest'ultime trovano in Campo Sonoro la vetrina più adeguata...

Alberto Campo – LA REPUBBLICA – 28/07/2003
Gran finale con fiati e percussioni.
...La rassegna quest'anno ha fatto registrare un successo senza precedenti: oltre 5mila spettatori. Benché originari di luoghi diversi, i protagonisti dei due appuntamenti finali hanno più di un fattore in comune. La strumentazione, anzitutto: fiati e percussioni. E poi la principale finalità lavorativa: suonare alle feste di matrimonio. Ma anche una relazione speciale con il cinema. Nela caso della Bollywood Brass Band, folto ensemble con base nella vivace scena angloindiana londinese, il legame è strettissimo... Ingrediente principale nel repertorio le musiche da film prodotte per la fiorente industria cinematografica di Bombay...

Luca Indemini - TORINOSETTE LA STAMPA – 25/07/2003
Incroci etno a Campo Sonoro.
...Si chiude martedì 29 con la Boban Markovic Orkestar, impossibile immaginare un finale più illustre per una rassegna dedicata agli strumenti a fiato: la tromba di Boban Markovic rappresenta un vero e proprio mito della musica balcanica, anche grazie al lancio a livello internazionale ottenuto con le colonne sonore per i film di Emir Kusturica.

Marco Basso - LA STAMPA – 14/07/2002
Al via Campo Sonoro: altre voci da ascoltare.
...Campo Sonoro, interessante rassegna giunta alla seconda edizione che si porta dietro un significativo bagaglio di musiche: spesso definite "minori", solo perché meno note e perché non si contendono fette di mercato rilevanti, ma capaci di esprimere un patrimonio culturale di grande ricchezza... Del ricco cartellone fa parte René Aubry, pluristrumentista francese che si presenta in sestetto per un'avventura che che si richiama a Nyman, Reich Penguin Café Orchestra, Rota, il tutto condito dalla musica popolare...

Alberto Campo – LA REPUBBLICA – 30/07/2002
L'ardua scelta tra Arto e René.
Meglio la soave leggerezza delle musiche di René Aubry o il folk visionario dell'Armenin Navy Band di Arto Tuncboyaciyan?...Non così diverso è l'approccio di Aubry, a sua volta sulle tracce di un folklore immaginario: da questo punto di vista erede, in fatto di gusto e stile, del compianto Simon Jeffes, direttore della Penguin Café Orchestra. Apparentemente "ornamentali", votate a funzioni di accompagnamento, le sue musiche brillano in verità di luce propria: esemplare è il recente album Inviteés Sur La Terre. Esile minimalismo acustico, dotato tuttavia di straordinaria forza evocativa.

Elio Bussolino – LA REPUBBLICA – 13/07/2001
Lo scenario klezmer si anima con i Bratsch.
... Il loro concerto concerto è una festa, un autentico baccanale di suoni che i cinque musicisti transalpini rendono ancor più verosimile trasformando il palco in un'osteria del bel tempo andato...

Giuseppe Culicchia - LA STAMPA – 13/07/2001
Zingari da ammirare.
I girovaghi, nel loro girovagare, girovagano spesso più o meno negli stessi posti, talvolta anche a intervalli di tempo più o meno regolari: e per fortuna, da alcuni anni in qua, certe carovane si accampano in estate nell'ex cimitero sconsacrato di San Pietro in Vincoli, per la precisione al numero 28 dell'omonima via. Lì, su un piccolo palco prospiciente il prato spelacchiato all'interno del chiostro, si tiene ormai da diverse stagioni più che un festival o una manifestazione una festa vera e propria, a base di musica zingara, klezmer, vagabonda, senza patria e dunque un po' francese e un po' balcanica, russa, tedesca, austriaca, ebrea, piemontese, ceca, polacca. Ogni anno, puntuale, all'arrivo dei girovaghi la gente accorre numerosa e si siede per terra, beve qualcosa, canticchia, chiacchiera; uno pesta il piede a tempo, l'altro fischia, i più disinvolti ballano. Ci sono perfino degli zingari, voglio dire tra il pubblico oltre che sul palco, e dato che sono lì per divertirsi non ripetono «cento lire buona fortuna cento lire bello ragazzo cento lire fortunato in amore cento lire», e nessuno li scansa. Anzi: non di rado i presenti li guardano ammirati, visto che in fin dei conti sono quelli vestiti in maniera più originale e che ballano meglio. Così, mentre la luce naturale affievolisce e nel vecchio cimitero calano insieme alle zanzare anche le tenebre, i violini impazzano, gli organetti strepitano, le chitarre fremono, le gambe scalpitano e le mani battono, e viene voglia di salire su una roulotte e puntare con tutta calma il muso della Mercedes scassata verso Praga, Budapest, Varsavia, la Camargue oppure Kiev; e si vorrebbero ascoltare dalla viva voce di vecchi rabbini storie di altri vecchi rabbini alle prese con le storie di altri vecchi rabbini ancora, a loro volta alle prese con le storie di vecchi rabbini ulteriori, naturalmente tutte storie di vecchi rabbini figlie di ghetti ormai scomparsi nel bel mezzo di un'Europa di mezzo che non c'è più, e tutte raccontate in yiddish (il che potrebbe essere un problema, se non si sa lo yiddish, ma non importa). Ad ogni modo: questa sera alle nove e mezza, quarto d'ora più, quarto d'ora meno, al Campo Sonoro di via San Pietro in Vincoli si esibiranno i "francesi" Bratsch con le loro musiche gitane e klezmer. Pare che almeno sul palco il vino scorrerà a fiumi, e i ritmi di sicuro saranno scatenati. Domani sera, stesso posto stessa ora, toccherà agli "italiani" Ziganamama, prediletti da Moni Ovadia. Quanto alle virgolette, che sembrano frontiere, in casi come questo sono d'obbligo, si sa.

Alberto Campo – LA REPUBBLICA – 11/07/2001
La stella dei gitani a San Pietro in Vincoli.
...la rassegna Campo Sonoro schiera oggi la propria vedette principale: Vera Bilà. Cantante gitana di nazionalità ceca è esponente di primo piano del folclore Rom contemporaneo. Ma non solo, visto che nel suo curriculum artistico figurano partecipazioni a festival prestigiosi come quelli di Montreaux e Bourges...

Elio Bussolino – LA REPUBBLICA – 10/07/2001
Suoni spuri e vagabondi a San Pietro in Vincoli.
Un'insegna rinnovata per una manifestazione che da diversi anni ormai si qualifica tra le più importanti e seguite dal pubblico cittadino appassionato ai suoni spuri e vagabondi delle musiche zingare...

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